Bel commento Lily, come sempre
Innanzitutto…una puntata che inizia con una vita Willa Fisher Cheniwith 2005 - … che emozione vedere quel cartello bianco.
Magistrale. L'ultimo episodio è la chiusura degli infiniti cerchi che 62 puntate avevano aperto... e si parte così, con il concetto base di Six Feet Under, il punto di partenza, quel legame inscindibile e infinitamente forte che esiste tra
vita e
morte... All'apparenza paradossale, in realtà soprendentemente rivoluzionaria, questa concezione è Six Feet Under, un telefilm sulla vita o sulla morte come si preferisce, è la stessa identica cosa.
Ecco che quindi il
Tutto Finisce simbolo della serie, ci si rivela sotto la sua vera luce... Non è una frase di rassegnazione o arresa. Bisogna al contrario prendere lucidamente coscienza di essa, e rendere motore, la prospettiva di una fine. Perchè la morte è un processo naturale e vitale. (Ci sono state offerte tante perle proiettate su questa linea di pensiero... Quella di Nate nella 1x13 ad esempio).
Tracy: Why do people have to die?
Nate: To make life important. None of us know how long we've got, which is why we have to make each day matter
Che belli Claire e Ted a letto, lenzuola bianche, musica “bacchettona” in sottofondo, mi piace molto come hanno sviluppato il rapporto tra i due,chi l’avrebbe mai detto che la persona giusta per Claire sarebbe stato un tipo così (che teneri poi con quella frase che si sono ripetuti l’uno all’altro nel corso della puntata “sei troppo in gamba, sei troppo buona, non ti buttare via così”) Quanto ho amato l’avvicinamento tra Ruth e Brenda, con Ruth che le chiede con una dolcezza disarmante di consentirle di offrirle aiuto. E le ossessioni di Brenda, le paure per la sorte di Willa fino alla scena in cui Nate dice che ama Willa e l’amerà in eterno, che pace che ho sentito in quegli sguardi, è come se finalmente Brenda trovasse un modo per perdonare Nate e trovare serenità.
Una nota, l'ho rivisto anche io doppiato su Cult... Guardatelo in originale, è un obbligo!
Riguardo Claire e Ted, magnetici. Affinità elettiva, non c'è altro modo per descrivere il loro rapporto.
La scena tra Ruth e Brenda è una delle più belle in assoluto dell'episodio, non può non toccare dopo 5 intere stagioni in cui c'era stato costantemente un muro a separarle.
Lo sviluppo infine di Brenda è meraviglioso, Divina.
La cosa straordinaria che ho apprezzato di questo finale (ed è proprio quello che mi aspettavo e speravo) è che fino all’ultimo sembra che la sorte di ciascuno sia sprofondare nel buio più assoluto, fino a quando un unico sottilissimo spiraglio di luce entra in questa stanza buia e apparentemente senza via d’uscita, chi direbbe che basta avere il coraggio e la forza di aprire quella porta perché entri un fascio di luce accecante?Invece è proprio quello che succede…e credo che tutto il bianco usato in questa puntata rappresenti questo.
Quoto un mio commento:
C'è un prima e un dopo, fondamentali e imprenscindibili. C'è la prima stagione, prima tappa e principio di un vortice, e c'è la conclusione, la luce alla fine del tunnel. C'è la morte di Nathaniel Sr. che aziona il vortice, e quella di Nathaniel Jr. che lo chiude. Io credo ci sia una forza motrice intorno a tutto questo, e che Nate e Nathaniel siano solamente funzioni. E' qualcosa che in realtà ho sempre pensato, anche se lo realizzo ora. Padre e figlio, per quanto ovviamente si conosce del padre, sono due personaggi bizzarri, criptici e gli unici ad essere caratterizzati da una strana vitalità, incredibilmente affascinante. Il fattore comune a entrambi è proprio questa caratteristica, che porta Nate a finire fuori strada (Mi riferisco a Maggie, che per me rappresenta tutto fuorchè il concreto), a differenza di tutti gli altri. Alla fine anche Nathaniel, come il figlio, è stato vittima delle sue scelte e della vita... Obbligato praticamente al matrimonio. Due persone meravigliose, quelle per cui davvero si può dire "Non era fatto per questo mondo", a mio parere.
Soprattutto c'è sempre anche la faccia buia della medaglia, a precedere quella dello sviluppo, della crescita. (In Brenda ad esempio è la seconda stagione.
La frase meravigliosa che le dice Nate (in originale perché nella traduzione non mi è piaciuto per niente): "You can't take a picture of this. It's already gone" e una delle battute più belle e significative che abbia mai sentito in una serie tv. Claire è così amata da tutta la famiglia che riesce in qualche modo a beneficiare degli insegnamenti che gli altri hanno tratto dai propri errori, Ruth vuole che si dia un’alternativa e anche Nate la esorta a non avere paura, è bellissimo come l’amore di tutti apra la strada alla più giovane della famiglia.
La frase più bella che abbia mai sentito. Necessario il riferimento al tempo, padrone di tutto.
E la fine è un qualcosa di incredibile,tutto assolutamente perfetto e la cosa straordinaria, per quanto mi riguarda,è che vedere la morte di ognuno non mi ha rattristato anzi tutt’altro,mi ha dato una sensazione di profondità e di reale consapevolezza del valore della vita che credo sia poi il vero e ultimo messaggio di Six Feet Under,un miracolo per una serie che ha come tema la morte,miracolo riassunto perfettamente dall’ultima immagine:gli occhi di Claire ultracentenaria e quelli di Claire ventenne che,ora lo sappiamo,ha di fronte una vita lunga e ricca,e credo che alla fine vivere una vita ricca,più che triste o felice,sia il vero obiettivo che ognuno di noi dovrebbe porsi.
Esattamente... La reazione "non ipotecata" fu quella che ebbi alla morte di Brenda... A primo impatto non avevo apprezzato lo humor, credevo stonasse. Poi ho cambiato idea,
adoro semplicemente quello humor tanto a non drammatizzare troppo il tono...perchè Sfu è drammatico, molto, ma quella è la visione della vita dei personaggi che non riescono a vivere...In quei 5 minuti parla Six Feet Under e il tono è leggermente differente.
Scusate questi pensieri sparsi, prolissi e forse un po’ sconnessi ma prendeteli come dimostrazione dell’insieme di sensazioni che questa serie mi ha trasmesso.
Come vedi, ti faccio compagnia